La Solfatara di Pozzuoli è senz’altro il più interessante vulcano dei Campi Flegrei, un comprensorio a nord di Napoli costituito da circa 40 antichi vulcani. Nei suoi dintorni vi sono luoghi storici di particolarissimo interesse quali l’ Anfiteatro Flavio, l’Acropoli di Cuma, le Terme di Baia, il Tempio di Serapide.
Con un’estensione di circa 33 ettari, essa è un’oasi naturalistica che offre gli spunti per una interessante passeggiata con la presenza, oltre che dei noti fenomeni vulcanici, quali le fumarole, le mofete ed i vulcanetti di fango, anche di zone boschive e di zone di macchia mediterranea nonchè di alcune singolarità naturali, geologiche, botaniche e faunistiche.
La Solfatara di Pozzuoli offre l’occasione per una tranquilla passeggiata in un’area ricca di verde naturale, al riparo dagli abituali rumori della città. I veicoli privati e gli autobus turistici dispongono di un ampio parcheggio nelle zone adiacenti l’ ingresso, il percorso è solo pedonale. Numerosi cartelli indicatori e didattici accompagnano il visitatore lungo il percorso e forniscono informazioni sugli innumerevoli punti caratteristici e le peculiarità naturali.
La visita della Solfatara ha radici antiche in quanto costituiva una delle tappe obbligate del “Grand Tour”, viaggio istruttivo e di svago che gli aristocratici europei compivano soprattutto in Italia e Francia già nel diciottesimo secolo.
La durata media della visita è di 45 minuti; un’area di ristoro riccamente alberata permette la sosta al termine della passeggiata.Tutto ciò può essere ancora meglio apprezzato al seguito di una delle Guide Turistiche autorizzate presenti con un loro presidio. Nel corso della visita al vulcano si possono osservare due fenomeni che generano stupore e sgomento nel visitatore: La condensazione del vapore.
Uno dei fenomeni più appariscenti della Solfatara è quello della condensazione del vapore acqueo che si determina avvicinando ad una fumarola una piccola fiamma: i vapori appaiono progressivamente più intensi poiché sia le minute particelle solide prodotte dalla combustione sia gli ioni dei gas atmosferici prossimi alla fiamma agiscono da nuclei di condensazione del vapore stesso. Il rimbombo del suolo. Un altro fenomeno impressionante è quello provocato da un masso, che, lasciato ricadere al suolo da piccola altezza, in alcuni punti del cratere, determina un cupo rimbombo che crea la sensazione che vi siano delle grandi cavità sotterranee.
In realtà si tratta di micro cavità prodotte dai gas delle fumarole in un terreno di sua natura abbastanza poroso. Le principali attrazioni turistiche sono: la Fangaia, la Bocca Grande (ovvero la fumarola principale), il Pozzo dell’acqua minerale e le vecchie Stufe