La chiesa del Gesù Nuovo, o della Trinità Maggiore, è una chiesa basilicale di Napoli, sita in piazza del Gesù Nuovo di fronte all’Obelisco dell’Immacolata e alla Basilica di Santa Chiara.
Si tratta di una delle più importanti e vaste chiese della città, tra le massime concentrazioni di pittura e scultura barocca, alla quale hanno lavorato alcuni dei più influenti artisti della scuola napoletana.
All’interno è custodito il corpo di san Giuseppe Moscati, canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987.
Il palazzo di Sanseverino fu costruito nel 1470 per ordine di Roberto Sanseverino principe di Salerno. Seguito alla confisca, avvenuta nel 1547, venne donato ai Gesuiti che ne iniziarono la ristrutturazione nell’aprile del 1584, lasciando intatta solo la facciata bugnata (pietre appuntite) ed il basamento. Nel corso degli anni furono aggiunte varie cappelle e opere d’arte, che creano una mescolanza unica di architettura e arte.
Interni
’interno, in stile barocco con pianta a croce greca e suddiviso in tre navate, si presenta maestoso e vivace per il rivestimento marmoreo policromo delle pareti e la ricchezza degli altari. In tutto vi sono undici cappelle laterali con altrettanti altari, anch’essi ricchi di decorazioni.
Nella cappella della Visitazione si celebra il culto di San Giuseppe Moscati, ricercatore, medico e docente universitario, canonizzato da Giovanni Paolo II il 25 ottobre del 1987.
All’interno della Basilica è possibile ammirare opere di importanti artisti quali Giovanni Lanfranco, Cosimo Fanzago, Luca Giordano e Francesco Solimena. Inoltre numerosi artigiani, intagliatori, scalpellini, ottonari e stuccatori hanno partecipato alle rifiniture della Chiesa nel suo complesso. Ciò che rapisce completamente gli occhi all’interno della Chiesa del Gesù Nuovo è l’altare maggiore, un vero gioiello prezioso, innalzato nel 1854